Nei primi mesi del 2015 sono online 3 miliardi di persone, ma è connesso solo il 40% della popolazione globale. E’ quanto emerge dal recente studio di Internet.org, il progetto di Facebook, che mira a diffondere internet nelle aree svantaggiate del mondo.
Il Rapporto evidenzia che gli utenti non connessi vivono per lo più in Paesi in via di sviluppo. Nei paesi economicamente più avanzati è ‘in rete’ il 78% della popolazione, questa percentuale scende al 32% nelle economie emergenti. Altro dato non proprio positivo è che l’adozione di internet sta rallentando per il 4° anno consecutivo. Nel 2014 era cresciuta del 6,6%, mentre nel 2010 era del 14,7%.
Dallo studio emergono tre barriere principali all’accesso: infrastrutture, accessibilità economica e pertinenza.
1- Infrastrutture: più del 90% della popolazione mondiale è raggiunto da segnali mobili. Questo significa che dovremo esaminare questioni come l’accessibilità, al fine di collegare la maggior parte delle persone.
2- Accessibilità economica: non tutti possono permettersi un abbonamento mensile a pacchetti dati di 250MB è solo metà della popolazione. In zone come l’Africa sub-sahariana solo il 53% può permettersi un abbonamento a un pacchetto di non più di 20MB mensili che consente di navigare online una o due ore al mese.
3- Pertinenza: i contenuti dovrebbero essere redatti in almeno 92 lingue.